domenica 27 ottobre 2013

Il DL entra in Parlamento: sarà Legge?

La settimana è stata convulsa, per tutti i ProConcorso d'Italia. Proviamo, allora, a ricapitolarne gli eventi ed a sottolineare gli appuntamenti previsti per i prossimi giorni, cosicché nessuno possa approfittare della scarsa informazione in materia per diffondere notizie quantomeno imprecise (e se ne sono viste, di recente!!).

Il decreto legge "L'istruzione riparte", in cui all'articolo 21 è contenuta la modifica del concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione di area medica, è stato finalmente esaminato ed approvato dalla Commissione Cultura della Camera. 
Molti emendamenti proposti all'articolo 21, come quello controverso avanzato dalla sen. Binetti (contro il quale ci siamo sin da subito mobilitati su Twitter), sono stati ritirati
questo non significa che non possano essere ripresentati in Aula, per quanto si tratti di un'evenienza piuttosto improbabile. 
Al contrario, è stato approvato l'emendamento proposto dall'on. Crimì, che abbrevia la durata dei corsi di specializzazione uniformandola agli standard europei e parallelamente vincola il Governo a reinvestire i risparmi di spesa in nuove borse per i futuri specializzandi. Una proposta, questa, su cui ci eravamo già espressi in maniera favorevole negli scorsi post. 
Naturalmente le vicende del nostro concorso si sono a più riprese intrecciate con altre vicende, come ad esempio quella relativa al dibattuto "bonus maturità"; le polemiche che ne sono derivate, culminate con le dimissioni del relatore on. Galan (PdL), non sembrano comunque in grado di ostacolare il percorso di conversione del dl.
 
Già da domani 28, infatti, parte la discussione in Aula; la votazione, invece, è prevista per martedì prossimo - con risultati che dovrebbero essere quasi scontati, vista la larga maggioranza che sostiene il Governo in questo ramo del Parlamento. Successivamente, ma entro l' 11 novembre, il decreto dovrà essere approvato anche dal Senato per essere convertito in legge dello Stato. Ad ora non si può, naturalmente, dire nulla sulle date di questo ulteriore passaggio, ma non è inverosimile che il Governo, in virtù dei tempi relativamente ristretti e di alcune fibrillazioni politiche, possa porre la questione di fiducia.
Ai prossimi aggiornamenti

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