Il DL entra in Parlamento: sarà Legge?
La
settimana è stata convulsa, per tutti i ProConcorso d'Italia. Proviamo,
allora, a ricapitolarne gli eventi ed a sottolineare gli appuntamenti
previsti per i prossimi giorni, cosicché nessuno possa approfittare
della scarsa informazione in materia per diffondere notizie quantomeno
imprecise (e se ne sono viste, di recente!!).
Il decreto legge
"L'istruzione riparte", in cui all'articolo 21 è contenuta la modifica del
concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione di area medica, è
stato finalmente esaminato ed approvato dalla Commissione Cultura della
Camera.
Molti emendamenti proposti all'articolo 21, come quello
controverso avanzato dalla sen. Binetti (contro il quale ci siamo sin da
subito mobilitati su Twitter), sono stati ritirati;
questo non significa
che non possano essere ripresentati in Aula, per quanto si tratti di
un'evenienza piuttosto improbabile.
Al contrario, è stato approvato
l'emendamento proposto dall'on. Crimì, che abbrevia la durata dei corsi
di specializzazione uniformandola agli standard europei e parallelamente
vincola il Governo a reinvestire i risparmi di spesa in nuove borse per
i futuri specializzandi. Una proposta, questa, su cui ci eravamo già
espressi in maniera favorevole negli scorsi post.
Naturalmente le vicende del
nostro concorso si sono a più riprese intrecciate con altre vicende,
come ad esempio quella relativa al dibattuto "bonus maturità"; le
polemiche che ne sono derivate, culminate con le dimissioni del relatore
on. Galan (PdL), non sembrano comunque in grado di ostacolare il
percorso di conversione del dl.
Già da domani 28, infatti, parte la
discussione in Aula; la votazione, invece, è prevista per martedì
prossimo - con risultati che dovrebbero essere quasi scontati, vista la
larga maggioranza che sostiene il Governo in questo ramo del Parlamento.
Successivamente, ma entro l' 11 novembre, il decreto dovrà essere
approvato anche dal Senato per essere convertito in legge dello Stato.
Ad ora non si può, naturalmente, dire nulla sulle date di questo
ulteriore passaggio, ma non è inverosimile che il Governo, in virtù dei
tempi relativamente ristretti e di alcune fibrillazioni politiche, possa
porre la questione di fiducia.
Ai prossimi aggiornamenti
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