martedì 8 aprile 2014

Proposte in merito allo svolgimento del nuovo concorso

Colleghi,
come preannunciato, divulghiamo il documento da noi consegnato nelle mani di Fusacchia, Capo Gabinetto del MIUR, in occasione della riunione del 3 aprile 2014.

Il documento contiene alcuni suggerimenti e eventuali proposte per sciogliere determinati "nodi" insoluti delle modalità di svolgimento del prossimo concorso; con la speranza che il MIUR tragga ispirazione, e il concorso possa svolgersi nella maniera più trasparente, oggettiva e meritocratica possibile.

Buona lettura!

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Il Comitato Pro Concorso Nazionale, indirizzandosi al nuovo Ministro del MIUR prof.ssa Stefania Giannini,


                                                      CHIEDE
 

• che in sede di Bando di Concorso, il quale deve essere pubblicato in tempi congrui e rispettosi dei tempi di preparazione dei candidati, vengano delucidati alcuni dettagli dello svolgimento del concorso, come ad esempio:

   1. quali figure verranno incaricate dell'elaborazione dei quesiti oggetto delle prove;
   2. quale metodo di correzione centralizzata e automatizzata delle stesse verrà predisposto;
   3. le tempistiche e le modalità delle procedure di validazione dei quesiti da parte della commissione nazionale appositamente predisposta, e delle sue eventuali sottocommissioni;
   4. le procedure di sicurezza che si intende attuare in sede concorsuale, per garantire l'assoluta assenza di brogli e manomissioni;
   5. l'aggregazione di candidati provenienti da più Università in un numero ridotto di sedi di svolgimento delle prove concorsuali.


• che, se il Ministero volesse accettare i nostri suggerimenti:


   1. i quesiti oggetto delle prove vengano elaborati da enti specializzati allo scopo, del tutto esterni al mondo accademico universitario, e garanzia di professionalità: sulla scorta di quanto attualmente avviene per il test di accesso programmato ai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, si potrebbe incaricare il Cambridge Assessment, ente che elabora i quesiti del detto test di ammissione, di elaborare i quesiti per il nostro concorso in oggetto. I quesiti stessi dovrebbero, a nostro parere, avere una caratterizzazione squisitamente clinica, evitando il nozionismo dei quesiti delle edizioni passate del Concorso, il quale testava nel candidato le abilità mnemoniche più a discapito del giudizio clinico, delle capacità di analisi e di problem solving.
Chiediamo dunque che nei quesiti vengano proposti casi clinici, interpretazione di dati analitici o di esami strumentali, scelta di mezzi terapeutici, attingendo alle conoscenze che il candidato deve necessariamente aver maturato durante lo studio degli esami “professionalizzanti”, i tirocini e le attività di reparto.
   2. La correzione delle risposte ai quesiti venga affidata al CINECA, ente esterno che da anni si occupa di questo compito in occasione del test di accesso programmato ai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e del test di Abilitazione alla professione di Medico Chirurgo. Il CINECA può garantire oggettività, centralizzazione e automatizzazione della correzione stessa (ad es., tramite lettura ottica di codici a barre e caselle annerite). È importante che venga garantita la segretezza e la non manomissione delle risposte una volta che il concorso si conclude, ed evitare, da questo momento sino alla pubblicazione delle graduatorie, ogni possibile occasione di broglio o interferenza umana sul risultato finale del candidato.
   3. La commissione o le sue sottocommissioni non abbiano modo di accedere ai quesiti in occasione di validazione degli stessi, pena la compromissione della segretezza dei quesiti e lo sviluppo di occasioni per eventuali brogli. Se validazione deve esserci, che avvenga in sede centrale, alla presenza di personalità centrali del MIUR e delle forze dell'ordine, e in un lasso di tempo immediatamente precedente lo svolgimento delle prove (ad es., due giorni prima della prova).
   4. In sede concorsuale siano garantite le procedure di sicurezza sulla scorta di quanto avviene per i test di accesso programmato ai Corsi di Laurea di Medicina e Chirurgia: si proceda all'iscrizione online del candidato, al quale in sede concorsuale verrà assegnato un codice che verrà da egli utilizzato per la visualizzazione online della graduatoria finale. Inoltre in sede concorsuale siano utilizzate misure di sicurezza quali metal detector e barriere di distorsione dei segnali telefonici e delle reti wi.fi.. Infine, durante le prove sia disposto un corpo di sorveglianza costituito dalle Forze dell'ordine (Guardia di Finanza o altri).
   5. Lo svolgimento delle prove avvenga in sedi centralizzate di riferimento, sulla scorta di una aggregazione macro-regionale degli atenei. Si potrebbero creare 6
aggregazioni come di seguito:
     • Piemonte – Liguria - Lombardia
     • Emilia Romagna – Veneto – Friuli Venezia Giulia
     • Toscana – Umbria – Marche
     • Lazio – Sardegna
     • Abruzzo – Molise – Puglia
     • Campania – Calabria – Sicilia
Ogni aggregazione macro-regionale avrebbe una sua sede centralizzata (nel gruppo Lazio – Sardegna, ad esempio, sarebbe Roma) nella quale affluirebbero i candidati residenti nelle zone geografiche comprese nell' aggregazioni, e nella quale si svolgerebbero le prove concorsuali. Ciò a garanzia di trasparenza nello svolgimento delle prove, di una migliore efficacia dei sistemi di sicurezza e scongiurando l'instaurazione di situazioni, al riparo dal controllo centrale, nelle quali le prove vengano condotte in maniera differente da quanto concordato.

5 commenti:

  1. Concordo pienamente, ma non so se il MIUR sia disposto a ricorrere alle forze dell'ordine

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  2. ma perché tra le proposte non avete mai citato la possibilità che coloro i quali non avessero la fortuna di vincere la borsa di studio, possano avere la possibilità anche di potersi specializzare senza essere pagati? stiamo a vedere le modalità ma non ci preoccupiamo che molti di noi restino fuori e si "blocchino" nel loro iter formativo.
    A me, come credo a molto, è sicuramente vero che interessa ovviamente guadagnare per non essere ancora mantenuto dai miei, ma non è la mia priorità!
    La priorità è imparare!
    Con tutta questa storia, ripeto, andremo a fare la fine dei laureati che provano i concorsi di magistratura e notarile, cioè stanno a casa tutto il giorno a studiare!
    Se siete veramente per la DEMOCRAZIA e per il DIRITTO ALLO STUDIO e non solo per una lotta contro i baroni e i raccomandati. ..riflettete ci per cortesia su questa cosa.
    Mi raccomando però, non uscite bene con la scusa che poi ci sarebbe così un sovraffollamento dei reparti, perché nella sanità pubblica si sta avendo il problema opposto!
    E' una questione di diritto allo STUDIO, non al lavoro(( quello viene dopo e senza specializzazione non si può nemmeno più lavorare ormai. ..quindi se a voi piace l'idea che ci siano tanti medici disoccupati ...fate vobis. .)
    sarei curioso di vedere qualcuno di quelli che si è tanto battuto per questo concorso quando tra qyalche mese resterà a casa (perché sicuram qualcuno si voi ci resterà, non perchr ve lo auguri, sennò non proponeva quello che ho detto, ma solo per motiva statistici)
    Perché qualcuno deve stare in " paradiso" con 1700 euro a imparare e proseguire e qualcuno" all'inferno" a casa senza soldi e a non imparare? questa non è democrazia!
    A prescindere da chi sia più o meno brillante, non lo dirà mai un quiz a crocette, ma già il fatto che ci siamo tutti laureati è indicativo!
    La selezione va fatta in campo lavorativo! !!!!! non con un foglio di carta con le domandine! !!

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    1. chiedo venia per le pari le scritte male ma ho scritto dal cell

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    3. Piero:
      per quanto sia ammirevole la tua voglia di imparare anche senza una remunerazione, questa via non è percorribile legalmente.
      Ci sono direttive europee che da trent'anni impongono che il medico in formazione venga pagato.
      Il rischio di ammettere specializzandi senza borsa nelle scuole è di ricadere nel tragico errore già commesso negli anni 80-90, errore che oggi lo stato sta pagando a caro prezzo. Proprio i rimborsi chiesti da quei medici che allora non venivano pagati sono una delle cause della scarsità di risorse per le nostre attuali borse!
      ti linko un articolo per comprendere meglio la questione
      http://www.barbadillo.it/15969-il-caso-gli-ex-medici-specializzandi-saranno-risarciti-dalla-stato-ma-occhio-alla-sanatoria/
      dunque, il Comitato non può avvallare una situazione
      1. illegale
      2. pericolosa, perchè potrebbe condurre a nuove richieste di risarcimento negli anni a venire
      3. fortemente iniqua nei confronti della professione: non esistono specializzandi di serie A e di serie B. lo specializzando lavora, dunque merita un compenso come ogni altro medico, altrimenti lo specializzando non si affrancherà mai dalla sua condizione psicologica di eterno "studente".

      Dunque preghiamo tutti i sostenitori di questa soluzione (uno di essi era presente alla riunione MIUR del 3 aprile) a NON proporre ancora ostinatamente questa strada. Essa non è condivisa dal Comitato in alcun modo.

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